“LE RAGAZZE CANTANO NATALE”

nella  parrocchia delle Sacre Stimmate.


Concerto natalizio del coro degli Araldini
Coordinatrice: Michela Capuzzolo
Maestri: Francesco Basile e Gianluca Lorusso
Presentatrice: Floriana Montrone
Tecnici del suono : Antonio di Molfetta e  Salvatore Cannone

In questo periodo la TV al fine di creare la magica atmosfera del natale, ci trasmette delle bellissime favole, i cui protagonisti: Regine e principesse, tempestate di gioielli e abiti lussuosi  vivono in fantastici castelli circondati da maggiordomi e servitù, che finiscono tutte a lieto fine.

Ma è questo il vero senso del Natale?
Che cosa è il Natale per noi?

Una corsa frenetica per gli acquisti, prenotazioni per mete turistiche paradisiache, strade e case addobbate con sfavillanti luccichii, tavole stracolme di prelibatezze e squisitezze?
E, no!

Abbiamo proprio bisogno di fermarci un po’, fare un pò di silenzio intorno a noi e capire perché si celebra il Natale.
Quello che stiamo per raccontarvi non è una fiaba in cui tutti vivono felici e contenti ma una reale storia d’amore che non ha un lieto  fine per i protagonisti ma è piena di speranza per l’umanità, grazie al loro sacrificio.

Più di 2000 anni fa, viveva in una cittadina della Palestina, chiamata Nazareth, una semplice ragazza che viveva la sua quotidianità e che mai avrebbe immaginato il grande progetto che Dio aveva per lei.

Un giorno mentre si dedicava alle faccende domestiche, la sua casa fu invasa dalla celestiale luce di un Angelo, il quale le diceva che sarebbe diventata la madre di Gesù: il salvatore dell’umanità.

Maria si affidò completamente alle parole dell’Angelo non sapendo bene cosa l’aspettasse, ed è grazie al suo si che noi oggi possiamo festeggiare il Natale.

Maria non aveva paggi e paggetti al suo servizio, non aveva nemmeno cavalli e carrozze per il trasporto. Mentre si recava a Betlemme con Giuseppe suo sposo per il censimento, giunse il momento di partorire, ma non trovandosi nel loro paese, chiesero ospitalità presso alcune locande del luogo in cui si trovavano, ma per loro non c’era posto.

Forse perché i locandieri pensavano che non avessero soldi per pagare?

Che sofferenza e umiliazione devono aver trovato questi due sposi!

Si sono fermati in una stalla ed è li che è nato Gesù.
Lo scenario di questa storia non è lussuoso come nelle favole; il lettino dove Maria e Giuseppe hanno adagiato il loro bambino era una mangiatoia, la fonte di calore erano un bue e un asinello, la servitù era formata da umili pastori e i concertisti che animavano la Santa Notte erano Angeli.

Chiudiamo un attimo gli occhi e immaginiamo quel momento lasciandoci trasportare…